Parigi, metà del XIX secolo.
Nella capitale ancora in piena costruzione, dove nel 1854 Louis Vuitton apre il primo negozio in rue Neuve des Capucines, le rivoluzioni si susseguono a ritmi serrati.
Si tratta di movimenti politici, sociali, tecnologici e naturalmente artistici.
La Parigi degli scrittori, degli atelier, dei pittori e dei sarti è attratta da un paese lontano: il Giappone.
Fu la regina Maria Antonietta che, con una collezione di preziosi oggetti in lacca provenienti dal paese del Sol Levante, gettò le basi dello tsunami detto “giapponismo”: la passione per una terra che, da molto tempo, si era isolata dal resto del mondo.
Risale al 1858 il primo trattato franco-giapponese, che schiude le porte di questo arcipelago misterioso, abitato dall’ukiyo-e, un genere artistico che esprime la transitorietà di tutte le cose e l’immagine di un mondo fluttuante!